Sono un avventuriero...

 
"E’ quando vi liberate delle vostre pantofole che comincia l’avventura. Poi, nel mezzo dell’avventura, avrete nostalgia delle vostre pantofole. »
Thornton Wilder
 
Ho ora 25 anni e ho avuto già molte avventure. Mettetevi comodi e ascoltate la mia storia.
 
La mia prima avventura fu al liceo, nove anni fa. Come al solito mi annoiavo a lezioni di storia dell’arte, ero in fondo alla classe. Sul mio banco il manuale era aperto su una pagina a caso, facevo finta di seguire. Poi iniziai a girare le pagine per trovare forse qualcosa di più eccitante tra le immagini del libro.
 
Vidi allora una storia prendere forma davanti ai miei occhi. La mia curiosità crebbe, cominciai a scorrere il libro più velocemente quando all'improvviso una ragazza con l’orecchino di perla si manifestò. Il suo fascino mi tolse il respiro. Una bella ragazza con un turbante, uno sguardo innocente che ipnotizza ... mi sembrò l'incarnazione della Purezza. Aspetto ancora di andare nei Paei Bassi per presentarmi. Chi viene?
 
Ricordo un'altra grande avventura. Era l'anno del mio ventesimo compleanno. A quel tempo ero pazzo delle selci ma il mio amore cominciava a vacillare. Ci eravamo abituati l’un l’altro, non c'erano più segreti tra di noi. Inoltre, per sfuggire dalla monotonia di tutti i giorni, a volte mi capitava di guardare altre pietre. Così un giorno mentre camminavo nelle sale di un piccolo museo con la volontà esplicita di tradire il mio grande amore vidi lei, la sagoma lucente di un nucleo di ossidiana. Utilizzato per la fabbricazione di armi taglienti e strumenti preistorici, il "l’unghia del diavolo" mi aveva graffiato in eterno.
 
Tre anni dopo, per la Giornata del Patrimonio decisi di fuggire verso sentieri meno battuti. Era domenica mattina e mi inoltrai in un cimitero. La nebbia riempiva l'aria con una fantastica aura. Camminavo attraverso freddi corridoioi, stretti tra pietre tombali e messaggi di commiato sentendo uno strano brivido percorrere le mie interiora.
 
All’improvviso una visione mi scaldò: avevo scoperto una strana scultura che rappresentava un bacio così appassionato da far fondere i due amanti. Ricordo che provai un senso di beatitudine a quella vista. Da allora non l'ho più dimenticata. La semplicità della sua forma mi aveva turbato immutabilmente. Ero andato a visitare un luogo tetro, e scoprii Il Bacio!
 
Disfiamoci delle nostre pantofole senza rimpianto. Inizia l'avventura! Guido vi porterà lontano verso l'ignoto se lo seguite.
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